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Origini e caratteristiche

Storia

Questi magnifici cani discendono dai piccoli Spaniel che già all’epoca di Elisabetta I (fine del 1500) erano diffusi in Inghilterra. Infatti questi Spaniel di piccole dimensioni pare si siano formati nel Regno Unito dall’accoppiamento di soggetti di taglia nana, utilizzati come cani da compagnia nelle corti inglesi, e Spaniel giapponesi regalati alla consorte di Carlo II. Non vissero solo come cani di corte nella bambagia dei palazzi, ma furono impiegati anche come cani da caccia.
Il Cavalier King Charles Spaniel prende il nome dai nobili che in tempi burrascosi perla Corona rimasero fedeli al Re d’Inghilterra Carlo II, che amava in modo particolare questi piccoli Spaniel, tanto che, incurante delle critiche della corte, s’intratteneva spesso con loro a giocare.
Dal 1920 il Cavalier King Charles Spaniel ha cominciato a prendere una propria fisionomia, allontanandosi dal cugino King Charles Spaniel con cui veniva spesso confuso. Questo ha portato alla stesura nel 1928 dello Standard e all’accettazione della razza da parte del Kennel Club inglese.

Caratteristiche

La straordinaria diffusione nel mondo che sta avendo il Cavalier King Charles Spaniel a partire dagli anni ’90 è dovuta sia all’aspetto molto piacevole, ancor più esaltato dagli splendidi occhioni che hanno un qualcosa di umano, sia al carattere che rende questi cani tra i più indicati a essere i compagni della famiglia.

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In primo luogo hanno una capacità d’adattamento sorprendente. I Cavalier King possono essere i felici compagni della persona sportiva, amante delle passeggiate o delle escursioni in montagna, nelle quali il loro infaticabile, vivacissimo ed allegro amico li accompagnerà con grande entusiasmo. Ugualmente il Cavalier King è il cane ideale per chi ama la vita sedentaria e tranquilla, per il quale sarà un allegro e simpatico compagno di vita, riservato e poco invadente in casa ma disposto a seguire il padrone ovunque voglia andare. Se in casa ci sono bambini questa è la razza ideale, perchè ama giocare con i bimbi dosando l’energia e la vivacità del gioco all’età e alle condizioni dei suoi piccoli amici. Per le stesse ragioni il Cavalier King è il compagno ideale per l’anziano, essendo molto docile e facile da gestire. I Cavalier King inoltre vengono utilizzati, con grande successo, nelle gare diObedience e Agility, nonchè nella Pet Therapy.

In famiglia, anche se numerosa, si adattano facilmente poichè non hanno un amore privilegiato per una sola persona, come talvolta accade per altre razze, ma considerano tutti i membri allo stesso modo. Amano con la stessa intensità, che è molto grande, tutti nessuno escluso, e per questo motivosono da considerarsi fra i migliori cani da compagnia esistenti.

Il Cavalier King si può ben dire che ha letteralmente bisogno di un contatto anche fisico con l’uomo. Si sente, e così va considerato, comeun membro alla pari delnucleo famigliare. Adora stare in braccio,essere coccolato, accarezzato e viziato.E’ felice quando il padrone si dimostra contento di lui e fa di tutto per accontentarlo. L’unico problema che può creare nella convivenza quotidiana è proprio il suo attaccamento alla famiglia: se dobbiamo lasciarlo solo è necessario abituarlo gradualmente per evitare di farlo soffrire.  In questi casi la presenza di un altro animale (cane, gatto, coniglio ecc.) allevia di molto la sua sensazione di essere abbandonato, che fa spegnere la sua innata gioia di vivere.

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Per il resto la gestione del Cavalier King è piuttosto semplice. E’ sano e logevo, il bellissimo mantello di pelo lucido e serico si mantiene in ordine con due o tre spazzolate alla settimana e il bagno va fatto solo quando è davvero necessario. Necessitano regolari attenzioni occhi ed orecchie. Deve essere controllata la dieta, in quanto è assai facile che il Cavalier King ingrassi: d’altronde quegli occhi dolci e languidi fanno intenerire chiunque!

E’ un cane sanissimo e facile da educare. Il suo carattere è tale che il Cavalier King Charles Spaniel in patria è l’unica razza che ha diritto di accesso in Parlamento, nei palazzi reali, in tutti gli edifici pubblici e persino nelle Corti di giustizia. La Legge fu voluta da Re Carlo II e nei secoli non si è sentita l’esigenza di abrogarla!